La segale

Buona per la pancia, buona per la stalla e buona per le case

Perché la segale?

L’ingrediente segreto intorno al quale ha preso forma il progetto dell’Ecomuseo è la segale, un cereale così rustico e caparbio da resistere al clima severo delle montagne. Fino agli anni ’50, la segale ha significato nelle Alpi Marittime non solo pane, non solo paglia per la lettiera degli animali, ma anche un ottimo materiale, isolante e resistente, per la costruzione dei tetti. In altre parole, la segale era buona per la pancia, buona per la stalla e buona per le case. Indispensabile e centrale per l’alimentazione e per la vita, il prezioso cereale era alla base di quella che si può definire una vera e propria “civiltà della segale”.


Un mondo fatto di segale

La potevi trovare dappertutto, in Marittime: sulla tavola, nel letto, nella lettiera e sul tetto: la segale era onnipresente e indispensabile. Per questo è stata scelta come chiave di lettura del piccolo mondo alpino della Valle Gesso e come punto di partenza condiviso dal quale muovere per costruire un dialogo che fosse sì orientato verso il recupero delle tradizioni passate, ma anche aperto al futuro. Infatti se un tempo la segale era tutto, ancora oggi può significare qualcosa per l’economia della Valle. Il Progetto "Segale" incoraggia e aiuta chi torna a seminare questo cereale per farne farina, birra, materiali isolanti destinati alla bioedilizia, …


Il nome della segale

Il nome “segale” deriva probabilmente dal latino secare (tagliare). Seges erano infatti le messi, le biade, cioè le piante che si tagliano con la falce. In celtico esistono i termini secal, segai (sega, falce). Alcune parole italiane derivano probabilmente dal termine segale. Per esempio l’aggettivo “segaligno”, attribuito a una persona alta e magra … come uno stelo di segale!


Segale si dice in molti modi…

in provenzale bià, in francese seigle, in spagnolo centeno, in portoghese centeio, in inglese rye, in tedesco Roggen, in olandese rogge, in svedese rag. L'etimologia del termine cereale, che indica i vegetali appartenenti alla famiglia delle graminacee cui la segale appartiene insieme a frumento, orzo, avena, riso, triticale e mais, deriva dal nome latino della dea della terra, Ceres (Cerere).




Un cereale di montagna

La segale è il cereale di montagna per eccellenza, ma non è nata sulle Alpi!

La coltivazione della segale ieri

Chi abitava in montagna e viveva di agricoltura, sapeva bene che per sopravvivere era necessario rimanere “in equilibrio sull’alpe”.

La coltivazione della segale oggi

Oggi gli agricoltori possono scegliere tra più varietà di segale e possono contare sulla meccanizzazione delle lavorazioni.

Storie di segale

Un viaggio lungo 4000 anni, dal nord della Siria a Sant'Anna di Valdieri, passando per funghi velenosi e stregoneria.